MARCO CALDERONI MEDICO ORTOPEDICO | LE PATOLOGIE

Ortopedico Specialista .

Articolazione solo apparentemente semplice, formata da una palla (la testa del femore) dentro una cavità (l’acetabolo del bacino), l’anca è negli ultimi anni oggetto di intenso studio scientifico che ha portato a nuove, appassionanti conoscenze ed a terapie innovative.

Essa può essere colpita da numerose patologie:

  • traumi, in particolare le temute fratture del collo del femore, tipiche dell’anziano, ma anche quelle dell’acetabolo, frequenti ad esempio in incidenti stradali ad alta energia;
  • malattie reumatiche, come l‘artrite reumatoide, che “consumano” progressivamente l’articolazione;
  • malattie congenite come la displasia dell’anca, spesso silente in età giovanile ma che conduce all’artrosi precoce in età adulta;
  • algodistrofia ed osteonecrosi, un tempo pressochè sconosciute ed oggi diagnosticate con sempre maggior frequenza;
  • artrosi (chiamata nel caso dell’anca coxartrosi), che può essere il risultato di tutte le patologie che abbiamo elencato ma anche comparire senza una causa riconoscibile;
  • conflitto (o impingement) femoro-acetabolare, patologia “scoperta” negli ultimi anni, che colpisce giovani adulti e può portare ad un’artrosi precoce se non riconosciuta e trattata in tempo.

Per tutte queste condizioni esistono oggi cure conservative e chirurgiche efficaci: farmaci, terapie strumentali, riabilitazione personalizzata, ma anche terapie infiltrative (sia con acido jaluronico che mediante cellule mesenchimali adipose autologhe) e, nei casi più complessi, interventi di riparazione articolare, come nel caso dell’asportazione del conflitto femoro-acetabolare, o di sostituzione articolare mediante impianto di artroprotesi d’anca.

La visita clinica rimane in tutti questi casi il momento fondamentale per comprendere la causa dei disturbi lamentati dal paziente: il dolore spesso localizzato all’inguine (che chiamiamo coxalgia); la difficoltà ad eseguire movimenti banali come infilarsi una scarpa; l’andatura zoppicante, che spesso impedisce di camminare per più di poche centinaia di metri.

L’esame clinico, associato nella maggior parte dei casi ad alcune semplici radiografie, sarà in grado di scoprire la causa sottostante e ad indirizzare il medico verso la terapia più adatta al paziente.

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